Lotta al morbo di Parkinson. Nel ricordo di Rita Moretti
10 Gennaio 2024
di Giovanni Marzini
È partita ufficialmente la raccolta fondi: sostieni anche tu la ricerca
La ricerca della Liver-Brain Unit proseguirà all’interno dei laboratori della FIF attraverso l’approccio molecolare, in un modello sperimentale, del morbo di Parkinson con la possibilità di studiare nuove terapie. È possibile partecipare alla raccolta fondi organizzata dalla FIF sulla piattaforma Rete del Dono con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Trieste, della società SNO Scienze neurologiche Ospedaliere , di AINAT Associazione Italiana Neurologi Ambulatoriali Territoriali e di Pegaso APT – Associazione Parkinsoniani Trieste per rendere possibile l’espansione e il proseguimento della ricerca della dottoressa Rita Moretti.
Raccolta fondi “Progetto Liver-Brain”
Le donazioni sono gratuite e possono essere fatte attraverso home banking o in filiale
IBAN
IT35F0887702205000000705232
Lotta al morbo di Parkinson. Nel ricordo di Rita Moretti
BCC Venezia Giulia nuovamente al fianco della Fondazione Italiana Fegato.
In memoria di Rita Moretti, eccellente neurologa e ricercatrice, scomparsa lo scorso anno, la Fondazione Italiana Fegato onlus prosegue idealmente il suo lavoro sugli studi e le possibili cure al morbo di Parkinson nell’ambito di un progetto denominato “Liver-Brain Unit”. Un’iniziativa convintamente sostenuta da BCC Venezia Giulia, da sempre sensibile ai temi della salute delle persone e delle attività di ricerca in merito.
Lo studio della Fondazione parte dalla scoperta che la bilirubina possa influire positivamente sul morbo di Parkinson, malattia neurogenerativa caratterizzata da rigidità muscolare che si manifesta con resistenza ai movimenti passivi, tremori e difficoltà a iniziare e terminare i movimenti. Ideale ne ha parlato con la dott.ssa Silvia Gazzin, senior scientist della FIF, la Fondazione Italiana Fegato. “Il lavoro fatto negli anni da Rita Moretti ci ha portato a raggiungere importanti risultati, dimostrando come la bilirubina, che viene prodotta dal nostro corpo (un derivato del catabolismo dei globuli rossi) prevenga la perdita di neuroni dopaminergici che sono responsabili dei sintomi motori del morbo di Parkinson”. Un’attività di studio e ricerca iniziata molti anni fa e una collaborazione avviata nel 2014 tra la stessa Moretti e il direttore scientifico della FIF Claudio Tiribelli, che apre la strada per l’utilizzo della bilirubina nel rallentare o addirittura bloccare la progressione del Parkinson.
La ricerca adesso proseguirà attraverso un approccio molecolare del morbo di Parkinson per capirne meglio le cause e sviluppare nuove terapie, dopo aver scoperto i rapporti tra la malattia, la bilirubina e le interazioni tra fegato, vitamina D e patologie vascolari. “È importante la tempistica per combattere questa malattia –aggiunge Gazzin– poiché quanto prima si interviene, crescono le possibilità di successo. Per questo è molto importante investigare e capire ciò che accade ancor prima che si manifesti il Parkinson”.
Ecco allora risultare fondamentale il costante lavoro della ricerca, che abbisogna di continui investimenti, attraverso tutta una serie di patrocini per la raccolta fondi, alla quale si aggiunge ora anche BCC Venezia Giulia. La Liver-Brain Unit continua perciò nella sua opera nell’ambito della Fondazione Fegato che ha sede a Trieste, ma collabora attivamente con scienziati, medici e ricercatori di oltre 30 paesi. “Di particolare importanza –chiosa infine Gazzin– la stretta collaborazione con l’Università di Torino attraverso il fondamentale utilizzo delle nanotecnologie. Un lavoro che continuiamo a svolgere nel ricordo di una collega appassionata e capace. Credo il modo migliore per continuare a ricordarla e sentirla in qualche modo ancora al nostro fianco”.