Il Magazine della BCC Venezia Giulia

 

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La crescita per Pragotecna

6 Marzo 2020
di Fabiana Martini

La crescita per Pragotecna

Un’azienda che guarda lontano, ma non dimentica le sue radici.

La crescita per Pragotecna

Ci preparano il terreno. Perché sia resistente, ma anche confortevole. Perché ci permetta di fare tanta strada. Come ne hanno fatta loro in oltre 70 anni di attività. Sono quelli della Pragotecna, un’azienda fondata a Trieste nel 1947 da tre soci di origine cecoslovacca specializzata nella posa dei pavimenti, che ha mantenuto intatta l’arte artigianale, senza rinunciare ai vantaggi offerti dall’avvento dell’era digitale. Al centro di tutto la cura dei dettagli e l’attenzione al cliente, sia che si tratti di un privato, che vuole rifare il bagno di casa, sia che si tratti dell’aeroporto di Copenaghen, che stanno ultimando. Un’attenzione che si concretizza nella ricerca dei materiali e nella scelta di prodotti innovativi, ma anche nella selezione dei fornitori e nelle modalità di realizzazione della posa in opera, a cui tengono molto. “La tecnica di applicazione” mi racconta negli uffici di Monfalcone il ceo Roberto Valta, figlio di Franco, uno dei fondatori “non è sempre la medesima, dipende dal contesto, e anche il mondo della ceramica in questi decenni è profondamente cambiato.” Cambiamenti che l’azienda ha saputo cogliere e interpretare egregiamente, guadagnandosi sul campo una reputazione che ha fatto sì che in Friuli Venezia Giulia tutti gli stabilimenti alimentari portino la firma di Pragotecna, che può vantare anche 1500 piscine per case private ma pure quella costruita a Trieste per i campionati europei di nuoto, hotel in Austria e in Germania ma anche clienti storici che ritornano come il Savoy di Grado, campi sportivi, navi da crociera appena sfornate e vecchie imbarcazioni dotate di mosaici che vengono restaurati, concessionarie d’auto, cucine industriali, ma anche veri e propri fiori all’occhiello come il foyer di 300 metri in basalto davanti alla copia del David di Michelangelo a Firenze dove passano 7 mila persone al giorno.

Al centro di tutto la cura dei dettagli e l’attenzione al cliente.

“Il basalto” mi spiega Valta “è una nostra specialità e una nostra esclusiva: è l’unica lava al mondo domata dall’uomo e ha la caratteristica di essere resistentissima all’usura. A Firenze abbiamo realizzato numerose opere, tutte approvate dalle Belle Arti.” Ma la cura dei dettagli non riguarda solo le produzioni sotto gli occhi dei riflettori che possono vantare committenti importanti: chiunque può trovare e acquistare prodotti di altissimo livello e offerte per tasche con disponibilità meno ampie: “per questo la nostra sede operativa di Monfalcone è aperta al pubblico e per questo abbiamo la possibilità di vedere i nostri prodotti anche a Trieste, a Cortina d’Ampezzo, a Sassuolo e a Monaco. È vero che oggi in Rete si trova tutto, ma è altrettanto vero che toccare con mano ha un altro effetto e negli showroom si può vivere una vera e propria esperienza emozionale. Il cliente non è mai abbandonato, ma viene discretamente accompagnato nelle sue scelte. L’ambiente è friendly ed è pensato per garantire tranquillità durante la scelta: parcheggi comodi, intrattenimento per bambini mentre i genitori scelgono le piastrelle.” Anche se parlare di piastrelle è decisamente riduttivo, perché Pragotecna tratta anche legno, mosaici, ha da poco introdotto la carta da parati e nuove componenti come parte degli arredi e dell’illuminazione, mi precisa Fulvio Tonini, responsabile commerciale della società, che mi parla di un fatturato in crescita.

Un investimento che oggi porta in tutta Europa il nome di Monfalcone.

Dato non difficile da credere se si pensa che questa solo apparentemente piccola realtà, con 18 dipendenti, l’anno scorso ha realizzato la concessionaria dell’Aston Martin di Zurigo, conta –dopo l’aeroporto– di fare anche le stazioni della metropolitana di Copenaghen e si è aggiudicata il rifacimento di 2300 stazioni di servizio della OMV in Slovenia, Cechia e Lettonia. Un’azienda che guarda lontano, ma non dimentica le sue radici e ci tiene per bocca di Roberto Valta a esprimere gratitudine al territorio che la ospita, alla Banca che la supporta e che le ha consentito a suo tempo di risolvere i problemi di logistica e di promuovere un’espansione che a Trieste, dove Pragotecna è nata, sarebbe stata impossibile. Un’attenzione ricambiata attraverso un investimento sul territorio, che ha permesso di creare posti di lavoro e che oggi porta in tutta Europa il nome di Monfalcone.