Il Magazine della BCC Venezia Giulia

 

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La passione ereditata dalla nonna che diventa lavoro

13 Dicembre 2023
di Redazione

La passione ereditata dalla nonna che diventa lavoro

La storia di Cristina Laconi, dalla Sardegna alla Venezia Giulia con l’amore per il 'fatto a mano'.

I suoi corsi di maglieria nella sede della MACC a Staranzano sono un autentico successo: partecipanti di ogni età, da giovanissime e giovanissimi a persone più avanti negli anni. Uncinetto, ferri dritti e circolari, sino alla macchina da maglieria: ecco gli strumenti protagonisti delle lezioni che accompagnano i partecipanti dall’inizio del lavoro sino a maglia finita, sotto lo sguardo attento ed i suggerimenti della… maestra. Si chiama Cristina Laconi e la sua storia inizia molti anni or sono, nel cuore della Sardegna, quando ancora bambina apprende dalla nonna i primi rudimenti di quella che diventerà poi una vera professione, come spesso accade figlia di un’autentica passione. E quando le facciamo notare che così iniziò una straordinaria carriera anche Ottavio Missoni, Cristina ci ricorda come la sua prima macchina da maglieria appartenne proprio all’artista dalmata. Cristina arriva nella nostra regione a 24 anni ed è qui che l’eredità genetica della nonna si trasforma in un lavoro. Non solo e non più maglie confezionate a casa per pochi clienti. Si intensificano le collaborazioni con negozi della zona, si moltiplicano lezioni e corsi di specializzazione, tanto da indurre questa giovane sarda ad aprire un suo vero e proprio laboratorio, che sforna maglie di qualità. “Lavoro soprattutto cashmere e lana merinos, non certo tessuti acrilici” si affretta a precisare.“È chiaro che parliamo di capi importanti, che hanno un costo maggiore a quelli che trovi nella grande distribuzione”, ma è altrettanto vero che quando decidi di regalarti una maglia fatta a mano e su misura, la soddisfazione ripaga. Chi lo realizza e chi indossa il prodotto finito. “La particolarità dei nostri corsi –aggiunge Cristina– è che non voglio abbandonare chi partecipa dopo una o due ore di lezione. Faccio questo perché al di là di tutto, desidero trasmettere dei valori, lasciare un segno. Il corso con un allievo/a per me finisce quando vedo nelle loro mani la maglia finita. Non prima”. Voglia di migliorare, di ampliare, di crescere…? “Preciso una cosa: non sono persona che ama mettersi in mostra, tanto che ero indecisa anche sul fatto di accettare questa breve intervista. Ma aggiungo che vedere i risultati di questi affollati incontri (non le chiama “lezioni”!) mi riempie di gioia e mi sprona a continuare. Anche perché sono molti anche i giovani desiderosi di imparare le varie tecniche, non solo persone di una certa età. Andremo perciò avanti così e permettetemi infine di ringraziare il personale che opera con la MACC di BCC Venezia Giulia: persone meravigliose che son felice di aver incontrato nel mio percorso di crescita”.

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