Il Magazine della BCC Venezia Giulia
Fedriga: un “New Deal” per la ripartenza
3 Giugno 2020
di Giovanni Marzini
Coronavirus – Il portale informativo regionale
Dalle ordinanze del Presidente della Regione alle ultime notizie, dalle linee guida per la riapertura degli esercizi commerciali alle misure economiche a favore di cittadini e imprese: sul portale regionale un'ampia sezione è dedicata a tutte le informazioni utili per affrontare il post-pandemia.
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Fedriga: un “New Deal” per la ripartenza
Il presidente della Regione indica la strada da percorrere per ripartire tra sostegni immediati, emergenza e barriere da abbattere. Il ruolo delle banche.
Presidente, che ripartenza vede per il Friuli Venezia Giulia?
Il Friuli Venezia Giulia ha stanziato importanti risorse a favore di famiglie e imprese, ma è innegabile che nulla potrà risultare sufficiente in assenza di adeguate iniziative a livello nazionale, europeo e mondiale.
Come potremo conciliare emergenza sanitaria ed emergenza economica?
La sfida consiste nell’imparare a convivere con il virus, adottando tutte le misure necessarie a contenerne la diffusione ma, al contempo, riprendendo possesso della nostra vita e rimettendo in moto l’economia di un Paese messo alle corde da troppe settimane di sosta.
Subito liquidità per sostegno sociale, ma anche e soprattutto economico?
La Regione ha liberato quasi 400 milioni di euro, 170 dei quali riguardano proprio la sospensione delle rate del Frie: una decisione assunta per garantire una boccata d’ossigeno in termini di liquidità a migliaia di aziende. Ora però, come sottolineato in precedenza, occorre che il Governo e l’Europa facciano la loro parte e non ci lascino soli.
La Regione ha liberato subito quasi 400 milioni di euro. Ora però occorre che il Governo e
l’Europa facciano la loro parte e non ci lascino soli.
Nel 1976 in Friuli si ricostruirono prima le fabbriche e poi le case…
Il terremoto del 1976 ha fatto scuola per la capacità dimostrata dalla nostra comunità di rialzarsi con le proprie forze. Qui però siamo di fronte a una crisi globale, dalla quale potremo uscire solo attraverso un nuovo “New Deal” capace di rilanciare gli investimenti e il lavoro.
Il ruolo delle banche, come ad esempio una BCC molto vicina al suo territorio, che valore aggiunto può avere in questa fase?
Le BCC hanno un ruolo centrale in quanto esprimono un legame profondo con il tessuto sociale ed economico del territorio e possono garantire risposte essenziali alla richiesta di liquidità di cittadini e imprese. Esempio concreto è, per citare il più recente, l’accordo sottoscritto tra le BCC e la Regione per l’erogazione anticipata della Cassa integrazione in deroga.
Può essere questa la grande occasione italiana per abbattere l’eterna palla al piede della sua burocrazia?
Se parliamo di semplificazione non possiamo prescindere dall’affrontare il tema del potenziamento delle Autonomie: uno Stato capace di delegare competenze e risorse non è affatto più debole, ma esprime anzi quella capacità di rispondere in modo più puntuale alle esigenze delle singole comunità.
Grande industria, manifatturiero, servizi, artigianato, turismo, cultura: vede delle priorità o la ripartenza deve essere complessiva?
Uno degli errori più gravi commessi dal Governo è stato decidere di differenziare le riaperture a seconda della categoria di appartenenza. Anziché dare il via libera al manifatturiero e tenere chiusi gli esercizi commerciali, per fare un esempio, sarebbe stato più lungimirante offrire la possibilità di ripartire a tutte le realtà capaci di rispettare una serie di parametri di sicurezza imposti dall’Esecutivo.
Auspica anche lei un fronte comune delle varie forze politiche per fronteggiare questa tragedia?
Il dialogo tra tutte le forze politiche, specie in questo frangente, non è solo consigliato ma necessario.
[photo: Regione FVG – ARC Montenero]
Il terremoto del 1976 ha fatto scuola per la capacità dimostrata dalla nostra comunità di rialzarsi con le proprie forze. Qui però siamo di fronte a una crisi globale, dalla quale potremo uscire solo attraverso un nuovo “New Deal” capace di rilanciare gli investimenti e il lavoro.
Il ruolo delle banche, come ad esempio una BCC molto vicina al suo territorio, che valore aggiunto può avere in questa fase?
Le BCC hanno un ruolo centrale in quanto esprimono un legame profondo con il tessuto sociale ed economico del territorio e possono garantire risposte essenziali alla richiesta di liquidità di cittadini e imprese. Esempio concreto è, per citare il più recente, l’accordo sottoscritto tra le BCC e la Regione per l’erogazione anticipata della Cassa integrazione in deroga.
Può essere questa la grande occasione italiana per abbattere l’eterna palla al piede della sua burocrazia?
Se parliamo di semplificazione non possiamo prescindere dall’affrontare il tema del potenziamento delle Autonomie: uno Stato capace di delegare competenze e risorse non è affatto più debole, ma esprime anzi quella capacità di rispondere in modo più puntuale alle esigenze delle singole comunità.
Grande industria, manifatturiero, servizi, artigianato, turismo, cultura: vede delle priorità o la ripartenza deve essere complessiva?
Uno degli errori più gravi commessi dal Governo è stato decidere di differenziare le riaperture a seconda della categoria di appartenenza. Anziché dare il via libera al manifatturiero e tenere chiusi gli esercizi commerciali, per fare un esempio, sarebbe stato più lungimirante offrire la possibilità di ripartire a tutte le realtà capaci di rispettare una serie di parametri di sicurezza imposti dall’Esecutivo.
Auspica anche lei un fronte comune delle varie forze politiche per fronteggiare questa tragedia?
Il dialogo tra tutte le forze politiche, specie in questo frangente, non è solo consigliato ma necessario.
[photo: Regione FVG – ARC Montenero]
