Il Magazine della BCC Venezia Giulia

 

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Dal Collegio del Mondo Unito alla conquista del mondo

25 Giugno 2020
di Ludovico Armenio

Dal Collegio del Mondo Unito alla conquista del mondo

Da Monfalcone a un lavoro di prestigio negli Stati Uniti. La storia di successo di Marta Manzin che oggi ringrazia la sua famiglia e saluta gli amici lasciati qui.

BCC Marta Manzin alla conquista del mondo

Questa è la storia di una ragazza di Monfalcone, oggi 24enne, che ha coronato oltre Oceano un eccellente percorso di studi, affrontato con coraggio, grazie anche al supporto di una famiglia che l’ha seguita ed incoraggiata sin da giovane. Basti pensare che Marta Manzin a 17 anni si è trasferita nella capitale dell’Erzegovina, a Mostar, per frequentare il Collegio del Mondo Unito. “Quando ho fatto domanda al Collegio non pensavo necessariamente di studiare e vivere all’estero per un periodo molto lungo. Ma volevo trovarmi immersa in una cultura diversa, anche per sfidare i miei limiti ed imparare a trovare uno mio spazio in ambienti molto diversi tra loro. È stata un’esperienza felice, anche se non sempre facile –racconta ad Ideale– però mi è servita per riconoscere i molti privilegi con i quali son cresciuta come cittadina italiana. E di cui non ero proprio consapevole.”

Il Consiglio di Marta: “Non trascurare i propri interessi e cercare di bilanciarli il più possibile con gli impegni accademici. Il successo negli studi è importante, ma non è tutto.”

Dopo Mostar, grazie ad un crowdfunding promosso da Barilla e Danieli ha avuto la possibilità di compiere gli studi universitari di matematica al MIT di Cambridge nello stato del Massachusetts e dopo la laurea ha trovato subito un lavoro presso una compagnia che costruisce banche dati per conto di enti sanitari e governativi in tutto il mondo, Italia compresa. Un consiglio per i giovani che pensano di seguire la tua strada? “Non trascurare i propri interessi e cercare di bilanciarli il più possibile con gli impegni accademici. Il successo negli studi è importante, ma non è tutto. Quanto ho fatto negli anni al di fuori degli studi mi ha infatti aiutato ad essere ancor più motivata, creativa e felice”. A distanza di anni dalla sua prima esperienza all’estero, nell’Est Europa, Marta ci tiene a dedicare un pensiero alla sua famiglia e alla sua terra d’origine. “Sono ovviamente legatissima alla mia famiglia e riconoscente per il supporto e per l’autonomia che mi hanno sempre concesso. Così come il continuo contatto, anche se virtuale, con i miei amici italiani è per me importante. Una boccata d’aria fresca, tra gli impegni di lavoro. L’emergenza virus mi sta adesso tenendo lontano dall’Italia, ma spero di poterci tornare, almeno per una vacanza, prima possibile.”