Disabilità: BCC sponsorizza lo sport inclusivo dello Sci Club Due
Disabilità: BCC sponsorizza lo sport inclusivo dello Sci Club Due
L’Asd si occupa di sport invernali organizzando gare e corsi. Il presidente Orsi: “Offriamo a tutti la possibilità di applicare le diverse attitudini sportive e diventare protagoniste.”
L’inclusione delle persone affette da disabilità è uno dei pilastri nel bilancio sociale della BCC Staranzano e Villesse, che per questo sostiene da anni lo Sci Club Due Asd di Ronchi dei Legionari. La società sportiva si occupa di sport invernali dal 1969 e dal 2003 organizza gare nazionali e internazionali con persone portatrici di disabilità. Oltre a questa attività, l’associazione organizza gare e corsi per atleti normodotati e bambini e dà supporto a chi vuole approcciarsi al mondo dell’agonismo.
Tra le iniziative sostenute c’è la Torch Run, in cui gli atleti hanno potuto accendere le torce olimpiche con il sostegno dei compagni di scuola. Prima della pandemia l’evento ha portato nelle piazze 4mila studenti.
Nel 2020 tra gennaio e febbraio, alcuni atleti portatori di disabilità hanno partecipato ai XXXI Giochi Nazionali Invernali Special Olympics Sappada 2020 e in questo contesto si è tenuta la “Torch Run” (organizzata dallo Sci Club e sostenuta dalla nostra banca), partita da Trieste con tappe a Monfalcone, Ronchi del Legionari, Gradisca, Gorizia, Udine, Tolmezzo, Ovaro e Sappada. I giovani atleti con disabilità hanno avuto il compito di accendere la torcia olimpica nelle piazze dei Comuni coinvolti nella manifestazione e circa 4mila sono stati gli studenti delle scuole (frequentate dai partecipanti della gara a Sappada) che si sono riversati in piazza a tifare per i loro compagni.
“In questo modo –sottolinea il presidente dello Sci Club Adriano Nordio Orsi– queste persone sono finalmente protagoniste, non discriminate per le loro differenze come a volte accade, offrendo loro l’opportunità di applicare le loro attitudini sportive. Notiamo che rispondono bene agli stimoli e sono portati a superare i loro limiti. Questo li indirizza verso l’autodisciplina, così avviene un miglioramento nella persona portatrice di disabilità ma anche nella società che la circonda”.