Il presidente Feruglio sul ruolo di BCC
Il presidente Feruglio sul ruolo di BCC
Presentato nei giorni scorsi il rapporto dello studio Ambrosetti su strategie e azioni per la competitività della Venezia Giulia.
La Venezia Giulia come laboratorio del cambiamento: può essere più di una suggestione. Se n’è parlato in una video call voluta dalla Camera di Commercio della Venezia Giulia, con qualificati relatori e stakeholder, in collaborazione con The European House – Ambrosetti. I punti di forza sui quali può far leva la nostra area sono stati illustrati dal presidente camerale Paoletti, citando significativi dati di crescita rispetto alla media nazionale: logistica e trasporto navale, export della cantieristica e Trieste primo porto italiano per movimentazione merci. E ancora, il ruolo chiave del settore innovazione con Trieste “città della scienza”. Ma occorre al tempo stesso –ha aggiunto Paoletti– ridurre i gap tra i territori di Trieste e Gorizia e contrastare la tendenza allo spopolamento, all’invecchiamento demografico e alla cosiddetta “fuga di cervelli”.
Logistica, navalmeccanica, commercio, scienza, innovazione e turismo i settori cardine.
Un’analisi, quella dello studio Ambrosetti, che ha permesso di identificare i settori cardine per una reale competitività del nostro territorio: logistica, navalmeccanica, commercio, scienza e innovazione, turismo. Di grande qualità il parterre di partecipanti, coordinati dal giornalista Nicola Porro. Oltre alle presenze istituzionali, con Fedriga, Bini, Dipiazza, Cisint e Ziberna, hanno preso la parola gli economisti Veronica De Romanis e Giulio Sapelli, l’archistar Mario Cucinella, Roberto Binaghi CEO di MindShare Italia ed il presidente dell’Autorità Portuale Zeno D’Agostino.
Per il Presidente Feruglio la Venezia Giulia è la Silicon Valley del Nord Est.
Tra gli stakeholder pubblici e privati, il presidente di BCC di Staranzano e Villesse, la banca della Venezia Giulia, che da parte sua in piena sintonia con altri partecipanti ha ribadito “la peculiarità del territorio definendolo un ecosistema della scienza e dell’innovazione, una Silicon Valley del Nord Est”. Ed a questo “mi piace aggiungere –ha ribadito Feruglio– che il nostro territorio possiede un patrimonio paesaggistico e ambientale distintivo, proprio grazie all’attenzione che viene riservata alla tutela ambientale”. E in che modo una banca come BCC di Staranzano e Villesse può essere parte integrante di questo modello? “Sostenendo le imprese che in questa fase avranno bisogno di un rilancio e creando nuovi ambiti di sviluppo innovati ed ecosostenibili. In poche parole –ha concluso il presidente Feruglio– vogliamo e dobbiamo continuare ad essere una banca di persone e di prossimità, sostenendo le associazioni che operano per il nostro territorio”.